Creme “effetto filler” e filler chirurgico cosa preferire

Creme “effetto filler” e filler chirurgico cosa preferire

Cosa e come fare per togliere le rughe, è una domanda che tutte le donne e sempre più uomini si pongono.

La risposta però non è così immediata, ma deve obbligatoriamente passare da altre domande per poter essere esaustiva e farci fare la scelta giusta.

Leggendo di seguito cerchiamo di dare delle risposte che possano aiutare a ragionare in modo semplice ma piuttosto efficace. In questo modo potrete scegliere cosa è più adatto a voi e perché.

Iniziamo con elencare le domande per poi rispondere ad ognuna in modo dettagliato:

  1. Perché sempre più persone preferiscono le creme cosmetiche con “effetto filler” per togliere le rughe?

La ricerca nel campo cosmetico sta facendo passi da gigante. Esistono ormai molte aziende che producono creme performanti con indirizzo antiage e spesso vengono indicate appunto con “effetto filler”.

L’uso delle creme cosmetiche oggi si associa spesso anche ad uno stile di vita, le creme vengono utilizzate per differenti necessità più o meno rilevanti, o anche solo per il piacere di utilizzare qualcosa che appaghi anche altri sensi  quali l’olfatto e il tatto, e soddisfi altre necessità come l’idratazione, il miglioramento del tono e così via fino anche alla sola idea di dedicare a se stessi un po’ di tempo e coccolarsi con la speranza di migliorare il proprio aspetto fino a sentirsi più sicuri nell’interazione con altri individui.

Le creme cosmetiche raccolgono tutte queste necessità/piaceri che un intervento chirurgico può soddisfare solo in parte e comunque non escludono il dover utilizzare comunque le creme per le altre esigenze appena descritte.

2. Quali sono i risultati delle creme effetto filler? Funzionano davvero o è solo uno slogan?

cosmetici effetto filler sono prodotti formulati per colmare i solchi della pelle e donare compattezza al volto.

Molti cosmetici effetto filler utilizzano l’acido ialuronico: si tratta di una sostanza che già è presente nel nostro corpo, perché è proprio quel componente che garantisce idratazione ed elasticità della pelle; infatti è ciò che iniettano anche i chirurghi estetici.

Una crema filler agisce superficialmente e in maniera transitoria. Esistono però nuove formulazioni a base di acido ialuronico puro, fosfolipidi e glucosamina che possono essere molto utili per aiutare la pelle a rigenerarsi e mantenersi più tonica e distesa.

La glucosamina è infatti un precursore dell’acido ialuronico che grazie alle sue piccole molecole, viene trasportata in profondità dai fosfolipidi, aiutando a favorire la sintesi dell’acido ialuronico.

In realtà i risultati che si ottengono non sono così notevoli come in un intervento invasivo, ma senz’altro l’applicazione costante delle creme può realmente migliorare l’aspetto e ridurre le rughe tanto odiate.

Certo per vedere dei risultati tangibili l’applicazione deve essere costante e sistematica e deve provenire da una scelta consapevole del risultato effetto che si vuole perseguire. Le attuali creme avendo spesso una completezza di principi attivi combinati, consentono un beneficio ad ampio raggio sul benessere della pelle.

3. Quali sono le paure di un trattamento filler chirurgico?

Le paure di un trattamento filler chirurgico sono diverse e molto spesso motivate. Ci sono quelle soggettive, come la paura del “camice bianco” o del dottore, la paura dell’ago, quindi del dolore, la paura di non piacersi dopo l’intervento, la paura di spendere troppo e la paura di fare la scelta sbagliata.

Ci sono poi quelle oggettive, che riguardano i rischi e le controindicazioni di ciascun tipo di intervento che talvolta sono particolarmente fastidiose se non dannose e deleterie, oltre alla spesa da affrontare che talvolta non è indifferente.

Chiaramente ci sono differenti tipi di intervento chirurgico al quale ci si può sottoporre, che si suddividono in 3 tipologie differenti: permanenti, semipermanenti e riassorbibili, che spieghiamo di seguito:

Filler permanenti

a base di silicone liquido (il cui uso è già vietato dal Ministero della Salute) o di metacrilati (sostanze il cui uso attualmente è ammesso). Sono il sistema più invasivo e generalmente meno consigliato.

Una volta iniettati, non vengono riassorbiti dal derma e quindi si comportano come un vero e proprio corpo estraneo. La durata è permanente se non subentrano controindicazioni

Filler Semipermanenti

La durata degli effetti può essere maggiore o uguale a tre anni, poiché il loro riassorbimento da parte dell’organismo è molto lento. Questa pratica è maggiormente utilizzata per il rigonfiamento delle labbra, mento, zigomi e per mascherare depressioni profonde cutanee tipiche dell’invecchiamento.                                                                                                            

Filler riassorbibili 

I filler riassorbibili sono a base di materiali che l’organismo può digerire ed eliminare. I più utilizzati sono l’acido ialuronico e il collagene di origine animale (quest’ultimo negli ultimi tempi poco utilizzato). Per prolungare la sua permanenza nel derma e di conseguenza il risultato riempitivo, negli ultimi anni, le aziende produttrici aggiungono sostanze reticolanti rappresentate soprattutto da BDDE, gluteraldeide, ecc. La durata del loro effetto varia dai 3 a 10 mesi.

4. Ci sono controindicazioni con le creme “effetto filler”?

Non ci sono rischi con l’uso di creme cosmetiche se non quelle della possibile intolleranza da parte di un soggetto a qualche principio presente nella crema. Esistono però aziende che mettono in commercio creme provviste di test dermatologici, microbiologici e specifici quali il Nichel tested, proprio per ridurre al minimo questa ipotesi. L’ulteriore vantaggio è che se non ci si trova bene con un prodotto si può cambiare la scelta fino a trovare quello più idoneo e più gradito alla propria pelle.

5. Quali sono i risultati dei trattamenti filler chirurgici?

Come specificato in precedenza, fermo restando che non ci siano insorgenze di controindicazioni, i vantaggi sono l’immediatezza del risultato, la durata più o meno lunga degli effetti. Va precisato in ogni caso che questi interventi non sono spesso definitivi, ad eccezione del permanente, e comunque non completamente risolutivi, va quindi previsto l’uso di creme per le altre necessità del viso.

6. Ci sono controindicazioni del trattamento filler chirurgico?

A seconda delle reazioni di ciascuno, e purtroppo anche del dottore al quale ci si affida, si possono verificare una serie di controindicazioni:

Controindicazioni, possibilità e soluzioni del filler permanente

Granulomi da corpi estranei, possibile rigetto negli anni, rigonfiamenti anomali delle zone trattate, infezioni, ascessi, fibrosi, nodosità, raccolte purulente, ulcerazioni, perdita di sensibilità, difficoltà di movimento dell’area trattata, febbre, reazioni immunitarie indesiderate.

Tali fenomeni possono durare mesi o anni con deturpazioni del viso e, in alcuni casi, con esiti cicatriziali.

L’unico modo per risolvere i granulomi dei filler permanenti è la toelettatura chirurgica delle zone infiltrate, rimozione di ogni traccia del corpo estraneo, inevitabili cicatrici.

– Controindicazioni, possibilità e soluzioni del semipermanente

Le iniezioni più o meno dolorose devono essere ripetute ad ogni scadenza temporale (circa 3 anni) e possono provocare rossori o gonfiori, reazioni allergiche, prurito, arrossamento persistente, eritemi, orticaria, dolore alla pressione della zona trattata, infiammazioni, irritazioni, ascessi, ipersensibilità, ematomi, ecchimosi. La soluzione è l’evacuazione della raccolta purulenta, eliminazione del filler residuo.

– Controindicazioni, possibilità e soluzioni del filler riassorbibile

Le iniezioni più o meno dolorose possono provocare rossori o gonfiori che comunque scompaiono nel giro di poco, generalmente entro un ora, va ripetuto il trattamento periodicamente (da 2 a 4 volte durante l’anno), le sostanze chimiche reticolanti possono non essere tollerate generando reazioni cutanee tipo granuloma, raccolte di pus nelle zone trattate, edema, ematomi, ecchimosi, dolore alla pressione della zona trattata, infiammazioni, irritazioni, prurito. La soluzione è l’evacuazione della raccolta purulenta, eliminazione del filler residuo.

N.B.: Va comunque precisato che in caso di utilizzo di sostanze naturali nel filler chirurgico riassorbibile e semipermanente, con acido ialuronico senza l’aggiunta di sostanze reticolate, anche se raramente le case produttrici optano per questa formula essendo meno “allettanti” poiché diminuisce la durata dell’effetto, riduce notevolmente i rischi di controindicazioni.

A discapito ulteriore del filler chirurgico si aggiunge il fatto che purtroppo non esiste un severo controllo basato su serie sperimentazioni cliniche. L’immissione in commercio di un filler è esclusivamente legata al marchio CE.

Conclusione

Dall’analisi e dalle spiegazioni che abbiamo indicato in precedenza quello che emerge è la necessità di sentirsi belle, ma ancor più la consapevolezza di poterci riuscire limitando i rischi. Le creme “effetto filler” sono dunque la soluzione più adatta per la maggior parte delle persone che vogliono perseguire questo scopo, anche se con effetti ridotti, ma con la garanzia di non subire danni. Sappiate che esistono differenti tipologie di prodotti a seconda della parte che si vuol trattare maggiormente e che comunque possono essere utilizzate anche in contemporanea, per sentirsi ringiovanite e sicure di se.

Dunque adesso sta a voi scegliere le più idonee e più efficaci. Per aiutarvi nella scelta vi indichiamo di seguito la linea Creme e Sieri di Skin Saine che si occupano di viso e contorno occhi, adatte a tutti i tipi di pelle, utilizzabili singolarmente o in combinazione tra loro e che si occupano di fornire oltre al ricercato “effetto filler” e lifting, una serie di benefici quali idratazione, nutrimento, protezione e ringiovanimento cutaneo, grazie ad un insieme di principi attivi di origine naturale quali: acido ialuronico, bava di lumaca, vitamina E, Oli di mandorle, jojoba, argan, burro di karitè, aloe, foglie di vite rossa e di olivo, oltre a fattori di idratazione importanti e specifici quali il Sodium PCA ed il Betaglucano.